Tre giovani Leaders a Berlino, pronte a cambiare il mondo

“Ci svegliamo ogni mattina con molte domande sul futuro e sul destino del mondo, le risposte sono in questa stanza”
Con queste parole David Evangelista, Presidente di Special Olympics Europa Eurasia, ha aperto lo Youth Leadership Summit a Berlino, e dato il via ad una delle esperienze più arricchenti della nostra vita. Sentirsele dire ti riempie di energie, ma ammettiamolo, ti mette anche un po’ di paura.

E questo mix di emozioni è lo stesso con cui siamo partite per Berlino il 18 Giugno, da Milano in qualità di Giovani Leader per Special Olympics Italia. A comporre il team: Lisa Guerrera, Atleta Special Olympics, Giorgia Chirico, Atleta partner, ed io, Sara Brivio, in qualità di mentore.

Dopo una breve visita alla città, abbiamo incontrato gli altri Giovani Leader provenienti da 15 Paesi Europei, 3 per ogni delegazione. Con loro abbiamo trascorso i successivi quattro giorni, e dopo un breve momento iniziale di timidezza, dovuta anche al fatto che parliamo lingue diverse, siamo subito diventati amici, come succede sempre agli eventi Special Olympics.

Durante i tre giorni di Summit abbiamo incontrano molti rappresentanti di Special Olympics International, e ci siamo fatti ispirare dalle loro storie e dalla loro energia. Abbiamo lavorato con gli altri Giovani Leader, condividendo idee e progetti, e strategie per realizzarli. Tutti avevamo un obiettivo comune: creare un mondo più inclusivo!

Tobias, Charlene e Jenni, i ragazzi che si occupano dell’area Youth Leaders in Europa Eurasia, sono state delle ottime guide, e hanno permesso che questo Summit diventasse davvero un luogo di scambio e di ispirazione, per poi tornare a casa con tante nuove idee, competenze e strumenti utili per creare una società più inclusiva nei nostri paesi e nei territori locali.

Abbiamo avuto l’onore di partecipare alla Cerimonia di Apertura dei Giochi Nazionali della Germania e  siamo riuscite ad incontrare anche la delegazione italiana presente a Berlino per partecipare all’evento. Emanuela e gli altri membri del team ci hanno travolto da un calore e un’amicizia straordinari, e per contraccambiare siamo andate a tifare per loro durante una partita di beach volley, insieme ad altri Giovani Leader.

Trascorrere cinque giorni insieme ad altri giovani proveniente da paesi molto diversi dal nostro, condividendo momenti di lavoro e progettazione, ma anche pranzi, cene, interminabili viaggi in metropolitana, corse sotto la pioggia e momenti di festa, ci ha fatto sentire davvero parte di qualcosa di grande e meraviglioso. Tendiamo a volte a dimenticarlo: Special Olympics va oltre il nostro team locale, la nostra regione o il nostro paese. Ricordarcelo ci aiuta a ridimensionare i limiti e i problemi che a volte ci bloccano e a cercare modi nuovi per superare gli ostacoli che troviamo sul nostro cammino.

David ha concluso il suo discorso dicendo “grazie per il tempo e le energie che sottraete alle vostre vite personali per venire qui e cambiare il mondo” Noi ci sentiamo di dire che questo Summit tempo ed energie alle nostre vite li ha aggiunti, e grazie dobbiamo dirlo a tutti coloro che ci hanno permesso di vivere questa avventura.

Grazie perché quando sei nel posto giusto, al momento giusto, te ne accorgi perchè non riesci a smettere di sorridere ed emozionarti (e non trattieni nemmeno le lacrime quando è il momento di tornare a casa).

Immensamente grate

Sara, Lisa e Giorgia

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