“L’organizzazione del liceo sportivo prevede che a partire dal terzo anno si possa affrontare il tema: sport e disabilità. Il modulo si articola in una prima lezione in aula, ma poi li portiamo a lavorare sul campo perchè abbiamo la convinzione che solo l’esperienza diretta riesca in questo settore a far passare il messaggio. Non li dobbiamo istruire, dobbiamo seminare, accendere delle scintille che un domani potrebbero far nascere qualcosa in ragazzi che oggi sono atleti, domani smetteranno i panni dell’atleta agonista e forse saranno cittadini comuni che avranno un’attenzione, un’educazione alla diversità. Se poi invece decideranno di continuare a vivere il mondo dello sport vestendo altri panni, del tecnico, del dirigente o altri ruoli, magari avranno sempre quella scintilla, quel semino a lunga distanza che, dopo aver dormito sotto terra, potrà offrire germogli interessanti. L’esperienza di questo convegno nasce dall’incontro con il Progetto” Sport for Differente Heroes” e il momento della disseminazione dei risultati delle esperienze sportive, tra cui quella di Special Olympics, quando ci è stata proposta, ci è sembrata ideale per estendere ed ampliare quel momento di teoria in aula”.
Paolo Cambone, Professore di Scienze motorie e sportive
Oggi Special Olympics Italia è intervenuta nel Convegno dal titolo SPORTS FOR DIFFERENT HEROES organizzato dall’ Atletico Pacinotti-Archimede in collaborazione con alcuni partner nell’ambito di un Progetto Erasmus+.
L’appuntamento si inserisce nel piano di formazione sul tema Sport e Disabilità rivolto alle classi del 2° biennio e 5° anno del Liceo Scientifico a indirizzo Sportivo. Per Special Olympics, , nella sala Convegni dell’Ateneo Salesiano, sono intervenuti il Vicepresidente Alessandro Palazzotti e Luisa Lorè, responsabile volontari di Special Olympics Italia Team Lazio.
È la conclusione di un progetto supportato dall’Unione Europea e in collaborazione con Aero Gravity e ASD SS Lazio Bowling e Paracadutismo.