Ogni volta è sorprendente quante sensazioni si risveglino stando a stretto contatto con gli atleti, quotidianamente per 12 giorni, vivendo insieme gioie, dispiaceri, disagi, felicità. Si riesce a percepire chiaramente il cambiamento che avviene in molti di loro, chi non parlava all’inizio e alla fine ti chiama per nome, chi aveva tendenza ad isolarsi e ora non vede l’ora di essere sommerso di attenzioni, chi era molto, troppo esaltato ed ha imparato ad essere più umile, chi non sa esprimersi con la parola ed è diventato leader assoluto del gruppo, lui comunicava con il CUORE e con il CUORE è stato apprezzato, chi non si faceva toccare e oggi si avvicina per ricevere un bacio, chi all’inizio non gradiva il cibo, ora mangia tutto. E ancora c’è chi con il sorriso ha caratterizzato anche i momenti più tristi, chi piangendo mi ha detto “sei come una mamma per noi”, chi mi ha donato disegni, baci, abbracci, carezze, sguardi, chi mi ha preso per mano, chi mi accarezzava i capelli, chi mi ha trasmesso la propria fragilità con una pacca sulla spalla.Ognuno con la sua individualità ha composto un puzzle sorprendente che ha reso questo gruppo unico ed indimenticabile e per quanto sforzo io faccia, le parole non riusciranno a rendere appieno lo stato emotivo appena vissuto. A completare le tante anime di questo gruppo ci sono state anche due grandi amiche molto molto speciali, Delia e Jasmine, le nostre DAL, le volontarie madrelingua che hanno assistito il Team Italia per tutto il periodo. Loro hanno trasformato in “possibile” tutto quello che serviva, sono entrate in perfetta empatia con gli atleti, si sono preparate per organizzare al meglio il nostro soggiorno, una dedizione completa per prevenire e risolvere le nostre problematiche. Delia dice: “In questi giorni siete stati la mia famiglia, la vera esperienza di inclusione l’ho fatta io”. Poi Simone, il fotografo che ha prestato volontariamente la sua professionalità per questo evento e ha seguito il Team Italia giorno per giorno, instancabile, sempre alla ricerca dei momenti più divertenti e unici, ha catturato gli istanti più luminosi con una grande passione, mi ha detto “in questi giorni quando vado a letto sono felice!”. La mia personale gratitudine e stima la voglio manifestare allo Staff Tecnico Nazionale che è riuscito a centrare pienamente l’obiettivo che Special Olympics si pone attraverso le esperienze internazionali: lo sport utilizzato come fonte educativa, di apertura alle relazioni interpersonali, un mezzo per acquisire sempre maggiori autonomie da riportare a casa. Il risultato sportivo c’è stato, i nostri tecnici hanno puntato al maggior rendimento possibile, hanno instancabilmente curato gli atleti in tutte le loro necessità, hanno gestito in modo professionale il prima e il dopo gara, soprattutto con il CUORE, dando feedback positivi immediati con grandissimo e vero spirito sportivo.
Con alcuni di loro ci siamo scambiati delle riflessioni mentre tornavamo a casa, tutte accomunate dal grande sentimento dell’amicizia e della complicità che viene dalla consapevolezza di aver vissuto qualcosa di unico e irripetibile.Ecco alcuni loro pensieri “ riesco adesso a prendermi un attimo per dirti che questa esperienza appena trascorsa per me è stata incredibilmente fantastica, vissuta in ogni attimo e goduta appieno. Ho una centrifuga di emozioni nella mia testa e nel mio CUORE” –
“Dedico questa trasferta all’amico e collega Gianfranco Bolletta in silenzio stiamo tornando con ancora qualche lacrimuccia, ma siamo stati un gruppo fighissimo! “- “sono tutte lacrime di gioia per aver avuto la fortuna di aver trovato amici fantastici”- “finalmente a casa, dopo un bel riposo, con tante emozioni nel CUORE. Vi voglio bene, grazie, vi porterò sempre con me, con tanto amore- “1000 emozioni da sistemare che rimbombano nel CUORE, ho vissuto momenti indimenticabili, non è mancato mai un pensiero a Carla Martinelli che dall’Italia ha respirato con noi questi Mondiali”- “per me questo è l’ultimo episodio di un’avventura piena di emozioni che mi hanno arricchito e sicuramente fatto di me una persona migliore. L’atmosfera, la complicità creatasi era semplicemente stupenda”- “un gruppo fantastico che è cresciuto giorno dopo giorno con le gioie e le piccole difficoltà” – “ho vissuto momenti che rimarranno indelebilmente scritti nella mia mente e nel mio cuore, attimi nei quali sono stati tutti protagonisti tutti gli uomini e le donne compagni di questa fantastica avventura mondiale” – “felice ed orgogliosa di aver potuto far parte di questo gruppo meraviglioso, 12 giorni di emozioni vere, le parole non sono mai abbastanza per descrivere quello che ho dentro”
“Il CUORE batte per il mondo, I Giochi del CUORE”, questo era il motto dei Giochi Mondiali Austria 2017. Sì il CUORE una parola che ritrovate tante volte in queste righe, il suo battito si è sentito in tutta la sua potenza fin dal nostro arrivo in Austria.
Un CUORE grande e puro lo abbiamo scoperto in tutti i nostri atleti, che ci hanno riempito la vita, il nostro CUORE batteva per loro.
“Abbiamo il cuore a sinistra e non al centro del petto per un semplice motivo, quando abbracciamo chi amiamo il battito del loro CUORE riempie il nostro lato vuoto”- Anonimo.
Ho ricevuto tanti ringraziamenti, ma non è stato difficile essere stata un punto di riferimento del Team Italia in Austria, ne sono onorata. I legami affettivi che si sono creati rimarranno tali, nessuno di noi sarà più lo stesso, emotivamente ci siamo arricchiti tutti.
Ancora con le note dell’inno dei Giochi nelle orecchie, il sapore dello “sgnappino” sulla lingua, la gioia dei sorrisi negli occhi…Forse un giorno potremo incontrarci tutti di nuovo lungo la strada.
Un pensiero rimbomba adesso nella mia mente quando rifletto sulla mia esperienza con Special Olympics, ormai lunga 27 anni, lo riassumo così: Special Olympics …ti apre gli occhi quando lo conosci, ti apre il CUORE quando lo vivi …poi… “ti apre la mente per il resto della vita”.
Paola Mengoni, Capodelegazione Team Italia ai Giochi Mondiali Special Olympics, Austria 2017