Dopo tante porte chiuse, Andrea ne trova finalmente una aperta, quella di Special Olympics

Domenica racconta la storia del figlio Andrea nato, con un cromosoma in più, a New York 44 anni fa e la volontà di non arrendersi alle difficoltà. Andrea, che oggi vive a Roma, troverà in alcuni punti saldi della sua famiglia  il supporto e lo stimolo costante per scoprire e conoscere il mondo.

Lo sport
Fin da piccolo Andrea ama essere in movimento. Si dedica al karate per poi passare al nuoto dove arriva però la prima delusione. Dopo un incontro in una piscina di Roma la richiesta di iscrizione di Andrea viene rifiutata in quanto “la piscina – così dicono i responsabili – è abituata a sfornare solo campioni“. La frase scuote le coscienze ed i nervi di mamma Domenica ma rende la famiglia ancora più coesa. Andrea dopo poco troverà un nuovo centro sportivo dove poter coltivare la sua passione per il nuoto.

La scuola
Anche la scuola non inizia con il piede giusto, il primo giorno Andrea non ha una classe perché le maestre dicono di non sentirsi in grado di gestire un bambino come lui. Dopo l’iniziale sgomento un’insegnante decide di accoglierlo e da li l’inizio di un percorso, iniziato in salita, che procede via via sempre più spedito. Andrea costruisce rapporti di amicizia e sperimenta la naturale bellezza di far parte di un gruppo di pari. Terminata la terza media, a 16 anni, frequenta un tirocinio di giardinaggio, ma “sporcarsi le mani” non fa per lui, preferisce scrivere. Dedica molto tempo a prendere appunti ed annotare ciò che accade. La musica è una sua altra grande passione così come trascorrere del tempo in Parrocchia, ma come sempre accade gli amici crescono, si fidanzano e poi si sposano e nel tempo Andrea rimane solo.

Special Olympics
Così un giorno, dopo aver accolto l’invito di una amica che aveva conosciuto le attività sportive del Team Special Olympics “Tevere Remo, Domenica porta Andrea nel circolo sportivo che costeggia il Tevere per una prova. Da quel giorno, sono passati 12 anni ormai, Andrea non ha mai mancato un allenamento o una festa organizzata dal team e dai suoi compagni di squadra. Andrea si allena inizialmente nell’indoor rowing e nel canottaggio ma, è deciso ormai, il calcio a 5 è diventata la sua grande passione.

Una nuova vita
Ora – conclude la mamma – il team Tevere Remo è la nostra vita. Sono tutte persone stupende che ci hanno accolto senza riserve, con grande affetto. Oggi finalmente non ci sentiamo più soli. Da quando Andrea frequenta il Team Special Olympics della Tevere Remo abbiamo le settimane ricche di impegni, non solo sportivi. La vita sociale di Andrea si è completamente trasformata; ho sempre creduto nel valore dello sport e da quando abbiamo conosciuto Special Olympics lo posso confermare ancora con più forza.

In foto Andrea gioca unificato con i volontari aziendali Metlife

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