Una Sanità Unificata: cosa possiamo imparare dal Covid-19

di David S. Evangelista, Presidente e Managing Director, Special Olympics Europa Eurasia


La Giornata Mondiale della Salute 2020 potrebbe diventare una data significativa nella storia della sanità mondiale, ma non per i motivi che ci si aspetterebbe.
Quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità istituì questa celebrazione per onorare il personale medico e il ruolo fondamentale che svolge nel tutelare la salute pubblica, difficilmente avrebbe potuto immaginare quanto sarebbe stato terribilmente azzeccato questo riconoscimento nel 2020.
Inevitabilmente, la Giornata Mondiale della Salute di quest’anno si focalizzerà su come la pandemia COVID-19 abbia cambiato il nostro modo di percepire la società, da un lato mettendo in evidenza i punti deboli di consolidati sistemi ospedalieri, ma dall’altro garantendo il giusto riconoscimento alla forza e alla grinta del personale sanitario di tutto il mondo. In questo momento di agitazione, sconforto e isolamento, la Giornata Mondiale della Salute 2020 sarà dominata dalle tematiche contagio, triage e saturazione.
Oltre le notizie in prima pagina, i consigli e la frenesia, sta crescendo un senso di urgenza ed unità nella comunità globale che vuole dimostrare, in qualche modo, che le drastiche misure d’isolamento che siamo chiamati a rispettare, non stanno solamente proteggendo il mondo dal virus, ma possono anche portare alla soluzione. Il mondo intero ha disperatamente bisogno di un vaccino per neutralizzare questa orribile minaccia, ma il coronavirus può anche insegnarci qualcosa. A differenza di altri virus o malattie che abbiamo affrontato nella nostra epoca, il COVID-19 non conosce confini e non fa distinzioni a livello economico. Al contrario, non discrimina e non perdona.
Per la prima volta in questa generazione, abbiamo la prova inconfutabile, la chiarezza che siamo tutti membri della stessa comunità, che siamo tutti umani. Il coronavirus ha messo in luce il bisogno impellente di un’azione collettiva e, pertanto, di unità. L’unico modo che abbiamo, come umani e cittadini di tutto il mondo, di vincere la guerra al coronavirus è stabilire un fronte comune. Questo concetto è insito nel DNA di Special Olympics, e i nostri atleti ne sono da tempo i portavoce. I valori di unità ed inclusione che promuovono ad ogni manifestazione sportiva, portano una pacifica rivoluzione nel mondo e invitano la comunità mondiale a cambiare rotta – a sceglierne una che lasci spazio all’inclusione.
La frammentazione sociale, le iniquità ed un fronte disunito portano unicamente a maggiori rischi e a una maggiore emarginazione. Lo sanno molto bene i milioni di atleti Special Olympics nel mondo, e sanno anche come giungere ad una soluzione: solo attraverso l’impegno condiviso e un’azione coordinata, la comunità globale potrà superare quest’ennesima prova e arrivare a definire, con un po’ di fortuna, un nuovo concetto di “normalità”.
Questo nuovo assetto sociale porterà con sé una nuova consapevolezza di cui la Giornata Mondiale della Salute 2020 si potrà vantare con le generazioni future. Ironicamente, il coronavirus ci sta regalando una nuova ispirazione: ci invita a guardare alle categorie a rischio, ad investire su di loro e a dar loro maggior supporto, non solo nei campi profughi e nei remoti villaggi del sud del mondo, ma anche nei paesi più sviluppati. Il Covid-19 colpisce indiscriminatamente ed è dunque fondamentale che si utilizzi la stessa equità nel suo trattamento.
Potenzialmente, l’impatto del coronavirus sul nostro mondo potrebbe offrirci l’occasione di costruire un futuro straordinario. Perché non far diventare la Giornata Mondiale della Salute 2020 il primo giorno in cui dedicare la nostra attenzione alle difficoltà di accesso a un’adeguata assistenza sanitaria per le fascie più emarginate della società, tra cui le persone con disabilità intellettive – difficoltà che affrontano da prima della pandemia? E se quest’anno la Giornata Mondiale della Salute evidenziasse quanto sia importante assicurarsi che la salute sia alla portata di tutti, indipendentemente da patologie pregresse, età, (dis)abilità, etc.?
In questo momento, nel quale la comunità internazionale ha più domande che risposte, la Giornata Mondiale della Salute 2020 ci propone di trovare una risposta alla seguente domanda: cosa possiamo imparare dalla crisi del COVID-19?
Anche se in questo momento è difficile comprenderlo, la Giornata Mondiale della Salute 2020 è l’occasione perfetta per ridefinire il significato di salute pubblica e comprendere l’importanza del suo fattore unificante. Oggi, è sufficiente affacciarsi alla finestra di una qualunque città spagnola alle 8 di sera per ascoltare il suono di una comunità che sta già imparando a collaborare.

 

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