L’apertura dell’incontro è stata affidata a Lorenzo Mancino, Atleta di Special Olympics, che ha condiviso una riflessione ispiratrice: “I Giochi Mondiali rappresentano un’opportunità straordinaria per celebrare la diversità e presentare una visione positiva della disabilità. Nella sua forma più pura, la disabilità è come il Jazz: solo con tanti strumenti diversi e in apparenza dissonanti si può ottenere una fantastica melodia.”
I ministri presenti hanno sottolineato l’importanza di questa manifestazione, non solo per Torino, Sestriere, Bardonecchia e Pragelato, ma per l’intero Paese. La Ministra Locatelli ha messo in evidenza la necessità di promuovere un autentico spirito di squadra: “Lavoriamo insieme per dare impulso a questa iniziativa. Il governo è al fianco degli Atleti e delle loro famiglie.” Parole che rispecchiano l’approccio collaborativo che l’Italia intende adottare per il successo di questo evento internazionale, che punta a essere un veicolo di inclusione e crescita culturale
La Ministra Santanchè ha posto l’accento sul cuore e la passione necessari per rendere l’esperienza dei Giochi speciale per gli Atleti e le loro famiglie: “La comunicazione è fondamentale. Far sapere che si sa fare è fondamentale. Da soli si va più veloce, insieme si va più lontano.” Un impegno chiaro nel promuovere i Giochi anche attraverso una comunicazione efficace, che sappia trasmettere i valori di Special Olympics al pubblico nazionale e internazionale.
Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani, ha condiviso il suo lungo legame con Special Olympics: “Ogni esperienza mi arricchisce e mi motiva a impegnarmi oltre lo sport. Realizzare questi Giochi Mondiali significa investire nel capitale umano. È un’occasione per coinvolgere l’intera nazione in un percorso di crescita e inclusione.”
Un sentito ringraziamento a Toyota per la calorosa ospitalità che ci hanno riservato, offrendoci un’intera area della loro sede per questi giorni così significativi.
In questo contesto, i Giochi Mondiali Special Olympics Torino 2025 si pongono come un punto di svolta, non solo per la celebrazione dello sport, ma anche per promuovere valori di inclusione, solidarietà e partecipazione, accompagnando l’Italia in un cammino verso un futuro più etico e consapevole.