Sono passati un po’ di giorni dalla fine dei miei primi Giochi Nazionali Special Olympics, i primi giorni successivi ai giochi sono stati un pieno di malinconia e tristezza ma in fondo mi avevano avvisato una volta che Special Olympics ti entra nel cuore non ti lascia più.
In questi Giochi sono stata assegnata all’impianto delle bocce, a dire il vero all’inizio volevo andare all’impianto del nuoto ma non potevo non commettere errore più grande, non che il nuoto non mi piaccia ma
nelle bocce ho scoperto un mondo completamente nuovo, in cui le bocce diventano un mezzo di inclusione sociale. Infatti proprio tutti sono in grado di giocarci, da atleti con più a quelli con meno
difficoltà fino ad arrivare a quelli che giocano da seduti in carrozzina, cosa veramente difficile perché alla minima inclinazione sbagliata della carrozzina la boccia esce dal campo.
Quando mi sono trovata ad aiutare Valentina all’inizio ero in difficoltà ma poi poco a poco ci abbiamo preso la mano e siamo diventate un ottimo team!
Insomma in questi cinque giorni sono stata accolta a braccia aperte da tutto lo staff nazionale delle bocce che ringrazio di cuore, sono stata travolta dal sorriso e dagli abbracci degli Atleti, dalle ole che segnavano l’inizio di tutte le partite, dai balli di Luca che facevamo ogni sera e dalla enorme gioia che si respirava in bocciofila.
Grazie a tutti per questi bellissimi ricordi, non potevo chiedere esperienza migliore e non vedo l’ora di potervi rivedere tutti al prossimo evento targato Special Olympics!
Giulia