Lettera a mio figlio autistico

“In partenza per Bormio, già sul pullman, ho notato che non volevi sederti accanto a papà come fai di solito, ma vicino a Lory…Hai mangiato la piadina senza togliere la carta che l’avvolgeva, per buttarla, come fai di solito… Ti guardavo e questo mi faceva ben sperare, quando però ho visto il tuo impegno sul campo, guadagnandoti per due volte il 3° posto e il 2° nella staffetta, mi sono detta “:
QUESTA VOLTA CE L’ABBIAMO FATTA!
Sono passati 4 anni dalla prima volta al Sestriere, quando il tuo coach Luciano ti metteva per la prima volta le ciaspole ai piedi e tu non le volevi e gridavi: “Levamele, levamele!” E quanta pazienza Marina e Dome per insegnarti!.
Adesso le indossi “fiero” e sei anche impaziente di gareggiare.

Ti sei meritato l’applauso e la considerazione dei tuoi compagni di squadra, tanto da premiarti per il tuo comportamento tenuto durante tutta la settimana. Un regalo che resterà prezioso non per il valore ma perché l’hai meritato e lo so che per te è tanto difficile rispettare le regole.

Tua sorella che alla sera mi chiamava “come va Sergio?” ed io rispondevo “Bene, Bene”…ma quasi non mi sembrava vero!
I tuoi progressi sono per me una vittoria, la vittoria di una vita spesa a cercare ogni giorno la chiave per entrare nel tuo mondo così complesso.

Vedi quante cose belle può fare Special Olympics?

Tanta emozione per tua madre, sei bello come il sole amore mio, grazie di esistere”.

Tua mamma

Scopri come sostenere tutti i progetti di Special Olympics Italia

Resta in contatto con noi, iscriviti alla newsletter per ricevere i nostri aggiornamenti settimanali.

Share This