L’amore è uguale per tutti

Giulia Gellera e Alessio Carpenedo sono entrambi atleti Special Olympics, Lei vive a Lodi e gioca a pallavolo unificata, in una squadra mista composta da atleti con e senza disabilità intellettive. Lui vive a Mestre e nuota in acque aperte. Entrambi hanno partecipato ai Giochi Mondiali Estivi Special Olympics a Los Angeles nel 2015 e si sono innamorati. Parlano i due papà.

  • Giuseppe Gellera: “Giulia e Alessio si sono incontrati per la prima volta ai Giochi Nazionali Invernali Special Olympics a La Thuile in occasione della presentazione della delegazione italiana che poi avrebbe partecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles nel 2015. Pare sia stato amore a prima vista, anche se non dichiarato”.Successivamente quando l’intera delegazione si è riunita a Roma per partire alla volta dell’America, si sono rivisti e l’amore è esploso, nonostante non avessero molte occasioni per frequentarsi dal momento che gareggiavano in sport diversi, in luoghi diversi. Mentre Giulia entrava in campo per giocare a Pallavolo Unificata, Alessio sfidava se stesso nel nuoto in acque libere.
  • Costantino Carpenedo: “Durante il volo di ritorno da Los Angeles, Alessio sapeva che lei era lì, nello stesso aereo… chissà, forse qualche sguardo gli ha fatto capire che poteva essere proprio lei la ragazza giusta. Si sono scambiati il numero di telefono e, una volta a casa, davanti al computer, con accanto il fedele cellulare, ci accorgiamo che è tutto un digitare messaggi… ma a chi?? Ecco poi che, i primi di settembre, ci arriva la grande notizia: Si! Lei ha detto si! Giulia Gellera vuole essere la sua ragazza! Lui le ha chiesto se voleva essere la sua ragazza e lei ha accettato! Fino a quel momento, noi non l’avevamo mai vista, né conosciuta, né Alessio aveva accennato a lei. Finalmente un altro grande traguardo raggiunto, uno di quelli che lo fanno sentire “come tutti”.
  • Giuseppe Gellera: “Già, è andata proprio così, era il 6 Settembre 2015, a nostra insaputa (il mondo intero lo sapeva!) hanno annunciato il loro fidanzamento su Facebook. Hanno iniziato poi a sentirsi regolarmente al telefono/Messenger due/tre/quattro volte al giorno… possiamo assolutamente affermare che la tecnologia aiuta molto a ridurre le distanze Lodi/Mestre e a favorire la costruzione di questo fantastico rapporto d’amore”.
  • Costantino Carpenedo: “Ricordo quante sofferenze per Alessio in questi anni, quante pene d’amore per sentimenti non corrisposti. Per poco non veniva picchiato a scuola, dal fidanzatino di una ragazza per la quale aveva perso la testa. Le sue compagne di scuola, le insegnanti di nuoto, ragazze carine (il gusto non gli manca!) per lui sono sempre state inarrivabili. E perché? Come poterglielo spiegare? Non è facile condurlo alla consapevolezza e all’accettazione del proprio essere speciale …
    Il nostro consiglio è sempre stato quello di cercare le ragazze nei contesti giusti: tra le sue amiche di nuoto, tra le frequentazioni legate alle sue attività. Ma niente, per loro non nasceva mai una fiamma. Fino all’arrivo di Giulia … Da quel momento, la vita di Alessio è cambiata: le parla di amore eterno, di non lasciarsi mai, di convivenza, di matrimonio, famiglia, figli … parole e parole d’amore, tutti argomenti che mai pensavamo che Alessio potesse nemmeno conoscere”.Grazie a Giulia, Alessio è cresciuto ed è diventato più serio e maturo. E con serietà e tanta fedeltà porta avanti i suoi sentimenti.. Di recente mi ha esposto una sua idea: “Papà, vicino a Giuseppe, nello stesso pianerottolo, c’è un appartamento libero. Secondo te quanto costa? E quanti soldi ho io in banca? Potrei comperarlo, cosi vado a vivere con Giulia” In quel momento ho compreso una volta di più quanto fosse determinato.
  • Giuseppe Gellera: “Giulia che oggi ha 25 anni, fin dall’adolescenza, ha sempre fantasticato sull’amore al punto che, alle superiori, la sua professoressa di italiano le propose di scrivere un tema dal titolo “In una favola segreta” chiedendole di raccontare il suo progetto di vita. Scrisse ben 9 pagine di sogni, che a noi non parevano realizzabili. Oggi la vita di Giulia, grazie ad Alessio, si è riempita di gioia e di fantasia, non che prima le mancassero, ma ora le sue giornate sono Alessio-dipendenti. Giulia abitualmente è di poche parole, ma, con Alessio, va a ruota libera.  La felicità che Giulia esprime ci scalda il cuore”.
  • Costantino Carpenedo: “La distanza tra i due innamorati è tanta: Lodi-Mestre sono 250 km, ma abbiamo deciso di seguire le loro emozioni. La prima volta che ci siamo incontrati, noi genitori ci siamo guardati negli occhi e senza dirci nulla abbiamo condiviso gli stessi dubbi e perplessità, le nostre stesse paure … ma i due innamorati ci fecero subito cambiare idea! Quali dubbi e paure? Solo sguardi dolci, baci, abbracci … sembrava si conoscessero da sempre. Il vero e unico problema quel giorno fu  poi dividerli, gestendo l’emotività, soprattutto di Giulia che esplose in un mare di lacrime. Per fortuna però, noi genitori ci eravamo già accordati per un nuovo appuntamento, a Mestre, dopo pochi mesi”.
  • Giuseppe Gellera: “Il primo incontro, a Milano, fu organizzato da noi genitori a “sorpresa” per Alessio e Giulia. Lascio immaginare l’espressione felice e al tempo stesso incredula dei due innamorati. Da allora non abbiamo più smesso di farli incontrare regolarmente alternando momenti a Lodi o a Mestre. Ci troviamo a metà strada e scherzosamente ci scambiamo “i pacchi”.
  • Costantino Carpenedo: “Giulia, quando è da noi, partecipa agli allenamenti di Alessio con il consenso del suo allenatore. Ha così conosciuto tutti gli amici di Alessio, si è immersa nella sua vita. Passano qualche giorno assieme e poi ognuno torna alla propria quotidianità, ma ci sono state anche occasioni in cui hanno passato diversi giorni assieme”.L’estate del 2016, per esempio, abbiamo trascorso le ferie insieme; inutile dire quanto siano stati contenti Alessio e Giulia… al mare, in vacanza, a cena al ristorante. Per noi era una gioia vederli e respirare il loro benessere, ci divertivamo a spiarli nei loro gesti romantici.
  • Giuseppe Gellera: “Si, è stato molto bello vederli uscire mano nella mano, andare soli a mangiare una pizza come due veri piccioncini innamorati. Dolcissimi”.
  • Costantino Carpenedo: “Ma non è finita qui…A Gennaio 2017, per 4 giorni, abbiamo partecipato tutti assieme ai Giochi Invernali Special Olympics a Zoldo, assieme a tanti altri ragazzi e genitori speciali.  Infine, questa estate, Alessio e Giulia sono stati per 10 giorni a Sappada, in una vacanza organizzata da un’associazione vicina a Special Olympics. La loro prima vacanza assieme, da soli senza genitori e nella quale si sono divertiti tantissimo, con mille attività e sport, circondati da amici ed operatori. Ricordo la prima volta che Alessio e Giulia hanno dormito insieme, nello stesso letto… in realtà non dormirono per niente, parlarono tutta la notte, fecero progetti, abbracciati e felici. Erano da noi a Mestre e Rosi e Giuseppe li avevano ovviamente sotto stretto controllo dato che dormivano nella camera accanto… Perché, diciamocelo, davvero non sapevamo quali risorse potessero avere Alessio e Giulia, non sapevamo cosa aspettarci, sono come una sorpresa”.
  • Costantino Carpenedo: “I dubbi e le preoccupazioni ci sono…In primis la sessualità … come affrontarla? Le mamme soprattutto si parlano per capire come affrontare l’argomento. Ci siamo consultati col medico di famiglia, che ci ha rimandati all’assistente sociale, che a sua volta ci ha rimandati al medico di famiglia. Ecco, questo è un problema per il quale vorremmo ricevere un aiuto da qualcuno di competente, per affrontare il discorso in modo delicato ma incisivo con i nostri ragazzi. Agire o non agire? Parlargliene o meno? Tanti i dubbi in merito”.
  • Giuseppe Gellera: “Con altri genitori abbiamo partecipato ad alcuni incontri con specialisti (Psicologo e Ostetrica) nella speranza di ricevere dei preziosi suggerimenti su come affrontare il tema così delicato dell’affettività e della sessualità. Un tema ancor più delicato quando si riferisce a persone con disabilità intellettive. Andrebbe sempre affrontato, non solo per i nostri figli”.
  • Costantino Carpenedo: “L’unica cosa sulla quale non abbiamo dubbi è che i ragazzi si vogliono bene e devono continuare a frequentarsi per il loro bene e la loro serenità. Noi ci siamo e faremo il possibile per sostenerli. Non possiamo far altro che essere felici per i nostri figli e aiutarli a coltivare questo amore, che li rende stabili, integrati, felici. E dopo due anni, per loro due non è cambiato nulla: non passa giorno senza che si telefonino e si video-chiamino; amano raccontarsi le loro giornate e puntualmente ricordano l’uno all’altro che si amano. Noi facciamo il possibile”.
  • Giuseppe Gellera: “Certo che la vita è piena di sorprese. Non avremmo mai pensato di poter vivere esperienze cosi intense e piene di emozioni. Lo sport è stato un mezzo che sicuramente ha contribuito e contribuisce a migliorare la vita dei nostri figli e non solo la loro. Special Olympics ha sicuramente aperto una finestra su un mondo ricco di emozioni che coinvolgono non solo i nostri figli ma intere famiglie e comunità. Un mondo nel quale i nostri figli si possono anche innamorare, un mondo dove noi genitori possiamo scoprire doti e capacità nascoste dei nostri figli e anche di noi genitori”. Un mondo dove le famiglie e le comunità si uniscono per crescere, far sapere che esistiamo e che i nostri figli sono una parte importante della comunità.Lo so, e ne sono convinto, guardando anche tutti i giovani volontari che si impegnano a supporto degli eventi Special Olympics e che sicuramente ne faranno tesoro una volta tornati a casa. Il futuro lo guardiamo con speranza e tanto desiderio di rendere felici questi nostri ragazzi accompagnandoli nelle loro scelte future. Sappiamo che non sarà facile ma questa storia ci ha insegnato che l’impossibile non esiste e che l’Amore ci rende Esseri Umani”.

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