La storia
Francesco Missori è un Atleta Special Olympics convocato, nel calcio a 7 unificato, per i World Summer Games di Los Angeles, in programma dal prossimo 25 luglio al 2 agosto. La sua storia, raccontata dal papà Giulio, è una meravigliosa testimonianza di come nonostante le difficoltà, attraverso la forza, il coraggio e l’impegno, sia possibile raggiungere grandi traguardi realizzando i propri sogni e le proprie aspirazioni. Francesco prima di conoscere la bellezza della vita è costretto a superare il primo difficile esame; il Professor Carlo Marcelletti è un uomo eccezionale, dalle mani d’oro – ricorda il padre – che riesce a far sbocciare un fiore meraviglioso operando la trasposizione delle grandi arterie in modo perfetto e quella piccola creatura, di pochi giorni, diventa nel tempo un ragazzo che vive come gli altri e nello sport trova la sua forza.
Lo sport
Inizia con il tennis e poi l’amore per il calcio lo porta a frequentare diverse associazioni sportive. Allenamento su allenamento Francesco migliora ma non riesce mai ad ottenere una convocazione per giocare la “partita”; nessun medico autorizza ad un ragazzo operato, a cuore aperto, di disputare un torneo agonistico, così Francesco gioca con chiunque ed ovunque pur di inseguire la sua passione. Una sera poi il piccolo male crea un black out nella sua mente ma lui non molla, nonostante gli ulteriori ostacoli da superare, le difficoltà di stare al passo con gli altri nello studio, le incomprensioni degli insegnanti e l’uso di farmaci terapeutici. Tante difficoltà che non frenano la sua voglia di vivere, giorno per giorno, insieme agli altri. La sua passione per il calcio è immensa, allo stadio si innamora del ruolo del portiere ed inizia a studiarne i movimenti. Terminato l’Istituto Professionale per i Servizi Sociali entra a far parte dell’associazione di Capodarco dove frequenta corsi di inserimento al lavoro e si attiva nel ripristinare un campetto, studiare le regole del calcetto e organizzare partite con i ragazzi dell’associazione. Da alcuni anni si alza alle 6 del mattino per operare volontariamente nella pulizia di Villa Borghese, a Roma, ed è sempre pronto a dare una mano a chi è in difficoltà. Circa 4 anni fa conosce Special Olympics, entra infatti a far parte di uno dei Team, la Polini, e il suo sogno ha inizio: è il portiere di una squadra. Il mister si accorge di avere un ragazzo in gamba e la stima è reciproca, Francesco conosce molte persone, diventa amico degli altri Atleti ed è felice di essere seguito ed incoraggiato da noi genitori e dalla sorella Cecilia.
I Giochi Mondiali
Un giorno, nel novembre scorso, come per miracolo, gli viene comunicata la convocazione: è il portiere della Nazionale Italiana di calcio a 7 unificato. In famiglia ci sembra di vivere un sogno che Special Olympics ha trasformato in realtà e che lo stesso Francesco vive come una grande emozione. E’ per lui meraviglioso poter stare insieme ad altri Atleti, Partner e Volontari, rappresentare un popolo, una nazione nello sport che lui ama e simboleggiare tutti i ragazzi che con l’impegno e la volontà portano avanti la loro voglia di acquistare un pò di spazio in questa società, spesso diversa da loro. La famiglia Missori ringrazia tutti coloro i quali contribuiscono a sostenere iniziative di questo genere ed è entusiasta di vivere, insieme a tutti gli Atleti che rappresenteranno l’Italia a Los Angeles, questa indimenticabile esperienza di vita.