La corsa di Lucio

Lucio è nato il 20 maggio del 1985, prematuro di 7 mesi, pesava 1800 grammi. È stato in incubatrice per 45 giorni fino a che non ha raggiunto il peso di 2.500 grammi. Noi viviamo in montagna, a Varallo Sesia, e il fatto che sia nato a Milano è stato per noi, fin da subito, un problema notevole, il viaggio è lungo. Comunque è cresciuto e, purtroppo, già dal primo anno ha manifestato dei sintomi strani: passava da momenti di assoluta calma anche molto prolungata a crisi isteriche persistenti. Ancora oggi soffre molto di metereopatia: quando il tempo è incerto e si avvicina la pioggia. risulta a volte nervoso ed ha degli scatti d’ira, sempre rivolti a sé stesso.

Verso i due anni la preoccupazione è cresciuta perché, pur avendo ormai recuperato il peso nella norma, non mostrava alcuna capacità di linguaggio. Siamo stati da neuropsichiatri che hanno escluso qualsiasi problema.
A 5 anni la maestra dell’asilo invece ci chiama e ci mette in contatto con una logopedista la quale ci suggerisce di portare Lucio a Siena, e qui per la prima volta abbiamo sentito parlare di Autismo.

Sono stati anni terribili, senza speranza, con tutti che ti danno consigli e niente che vada bene.

La scuola

A scuola abbiamo trovato Daniela che piano piano è riuscita a demolire la barriera con Lucio. A 13 anni, grazie al centro di Siena, siamo riusciti piano piano a comunicare con nostro figlio, grazie all’uso di un computer che lo ha portato ad imparare a leggere e scrivere.
Dopo la terza media, Lucio è stato assegnato al servizio ETH della Comunità Montana Valsesia (Educativa Territoriale Handicap). Con i loro operatori ha raggiunto un buon grado di autonomia, inattesa. Oggi è in grado di dedicarsi a tanti lavoretti di precisione: ha sempre avuto una particolare attitudine per il disegno, sa ancora usare il computer anche se non più come quando era più piccolo.

Special Olympics

Tramite il servizio ETH Lucio ha conosciuto Special Olympics, ha iniziato a fare sport nel Team ASAD Biella e poi, dal 2015, è stato uno degli Atleti della prima ora del Team Passeportout, del quale veste tutt’oggi i colori. Ha partecipato a tanti eventi tra Giochi Nazionali e Regionali, gareggiando nell’atletica e nella corsa con le racchette da neve. Non ama gli sport di squadra perché fa ancora fatica ad accettare il contatto fisico da chiunque ma, anche grazie allo sport e alle numerose trasferte, sa comunque stare in gruppo e partecipa volentieri alla vita collettiva. Anzi ora, addirittura, l’inattività prolungata lo infastidisce ed è desideroso di vivere quasi tutte le esperienze che gli vengono proposte. Come dire; ha sempre lo zaino o la valigia pronti.

Le esperienze

Nel 2019 ha partecipato, con altri 10 Atleti suoi compagni di team, al Cammino di Santiago in Spagna camminando per 8 giorni di seguito, mostrando di sapersi adattare quotidianamente alle necessità del gruppo. Dal mese di novembre 2020, dopo tante esperienze prelavorative, sportive e di vita in generale, ha raggiunto l’obiettivo dell’assunzione, assieme ad altri 4 Atleti  del team Passeportout, tramite un progetto della Loro Piana (gruppo Louis Vuitton), nel Polo Circol-Abile, laboratorio artigiano realizzato tramite la cooperativa Orso Blu
all’interno dell’azienda di fama internazionale.

Il futuro

Lucio, che non si muoveva per strada se non aggrappato alla mamma, che si infastidiva per ogni minimo cambiamento di programma, per ogni piccola deviazione di percorso. Lucio, che ti guarda da una distanza siderale nei suoi occhi di ghiaccio, ma con un sorriso che il ghiaccio lo scioglie.
Lucio che dal suo angolino di mondo montano è partito ed ha affrontato numerosi campi di gara, tanti chilometri sul pulmino e sul treno, che ha camminato per distanze infinite con lo zaino sempre sulle spalle. Lucio, che  ha un futuro aperto di opportunità con Special Olympics!

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