Osiamo dire l’edizione più appagante dal 2019
Si è appena conclusa la seconda settimana dell’edizione estiva dello Special Camp 2024 ed è già tempo di bilanci. Un’analisi che ci piace fare a caldo perché sono ancora vive, negli occhi e nel cuore, le immagini dei volti sorridenti dei 100, fra Atleti e Partner, che hanno condiviso con noi l’avventura di Marina di Massa.
Anche quest’anno il filo conduttore di tutte le attività sportive proposte è stato consolidare gli schemi motori di base. Abbiamo rafforzato la consapevolezza che se vogliamo contribuire a far emergere abilità che siano “spendibili” non solo in palestra, ma anche nella quotidianità, dobbiamo dedicare tempo alla costruzione delle fondamenta sulle quali poggiare la programmazione tecnica specifica di ogni singola disciplina.
Se possiamo osare definire la sesta edizione dello Special Camp come la più “appagante” dal 2019 ad oggi il merito va condiviso con Atleti, accompagnatori e familiari (in tutto quasi 200 persone) che sono riusciti a creare un clima di grande serenità nel quale ognuno ha saputo fornire un contributo essenziale al raggiungimento degli obiettivi.
Collaborazione, confronto, atteggiamento propositivo hanno dato vita a dinamiche virtuose che ci hanno permesso di ottenere un equilibrio fortemente costruttivo. Atleti che si sono messi a disposizione dei propri “colleghi” meno esperti. Accompagnatori che hanno voluto scendere in campo. La nascita spontanea di una sorta di gruppo di auto mutuo aiuto in cui i famigliari hanno potuto condividere la propria personale esperienza offrendo ai presenti forti spunti di crescita. Sono solo alcuni esempi delle buone cose che ci portiamo a casa dopo questa esperienza.
Ogni volta, nell’immediata vigilia del Camp, ci ritroviamo a chiederci se riusciremo ancora a trovare le forze per mettere in piedi una macchina organizzativa che richiede lavoro, impegno e una grande disponibilità ad accogliere. La risposta ce la danno le parole dei familiari, le lacrime di emozione, i sorrisi e gli abbracci degli Atleti: “sì, ce la faremo anche il prossimo anno …”.
La testimonianza
Le attività sportive e non solo quelle, sono a misura di ciascuno di loro e questo fa la differenza! L’esperienza e l’empatia dei tecnici presenti fa tantissimo la differenza! Per interagire al meglio sia con gli atleti che con i genitori serve tanta esperienza, tanta pratica e tanta pazienza. Faccio un esempio concreto, un pomeriggio Luca non voleva andare in palestra a fare attività di pallacanestro, voleva dormire, poi su mia insistenza ha raggiunto la palestra ma arrabbiato e scontento, ha trovato Totò che ha capito il suo “disagio”, gli ha parlato, gli ha suggerito di riposare un po’ nel prato, poi lo ha portato con lui nel gruppo e Luca ha fatto l’attività come tutti gli altri atleti, rasserenandosi. Luca sta facendo un progetto di vita autonoma, sta vivendo da solo da marzo, grazie anche a Special Olympics oltre che a noi famiglia, ha imparato in oltre vent’anni di partecipazione agli eventi a gestirsi in autonomia. Probabilmente la mia presenza gli ha dato fastidio, si sente pronto a “fare da solo”, a prendere piccole decisioni.
Credo che Luca, così come tutti, abbia il diritto di autodeterminazione, una parola abusata e poco praticata per i nostri figli. Ho
raccontato l’episodio per farvi capire meglio quanto l’esperienza e l’empatia siano importanti con i nostri atleti.
Vi ringrazio di cuore per tutto l’amore che ho respirato in questa settimana, ho visto mamme esultare per aver visto il proprio figlio alzarsi e camminare da solo, ho visto tanti sorrisi sui volti degli atleti per aver saltato pochi centimetri o lanciato un metro, vi ringrazio per le emozioni vissute, ogni volta scopro ed imparo cose nuove…..Grazie per tutta la professionalità, la dedizione
e l’amore che mettete nel vostro lavoro!!! Alla prossima, mi raccomando!
Mamma Martina