Contagiare il mondo con la “bellezza dello sport”. È il messaggio di Papa Francesco rivolto a tutti gli atleti del mondo che, dopo mesi di inattività, iniziano – seppur molto lentamente – a frequentare i centri di allenamento. Il discorso agli sportivi arriva al termine dell’Udienza Generale e lo pronuncia ricevendo nella biblioteca del Palazzo Apostolico una piccola rappresentanza di atleti che avrebbero partecipato al Meeting internazionale “We Run Together – Simul Currebant” organizzato da Athletica Vaticana, in collaborazione con il Gruppo sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, il “Cortile dei Gentili” e la Federazione Italiana di Atletica Leggera, Fidal-Lazio. Tra gli ospiti, è stata accolta anche un’atleta Special Olympics Italia in rappresentanza dell’Intero Movimento: Giulia Staffieri.
Il cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha presentato l’iniziativa nata in sostituzione dell’evento volta a dare un contributo concreto per l’emergenza sanitaria: un’asta di beneficenza su Charitystars.com in favore degli ospedali in prima linea nell’emergenza Covid-19, perché correre insieme significa sostenersi l’un l’altro: è con questo spirito che Athletica Vaticana, il gruppo sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza, il “Cortile dei Gentili” e FIDAL Lazio hanno scelto di contribuire concretamente organizzando un’asta a sostegno di due strutture ospedaliere che si sono particolarmente distinte nella gestione della pandemia, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo e la Fondazione Poliambulanza di Brescia.
Il Santo Padre, dopo aver ringraziato, si è intrattenuto in una breve conversazione con Giulia e gli altri atleti presenti: Sara Vargetto, giovanissima atleta di Athletica Vaticana, Charles Ampofo, atleta migrante originario del Ghana e Barbara, detenuta del carcere di Rebibbia e capitano della squadra di calcetto della struttura.
Giulia ha portato in dono a Papa Francesco il pallone rosso di Special Olympics, simbolo del Movimento e dello sport unificato, primo motore dell’inclusione. Un’offerta che racchiude appunto “la bellezza dello sport”, parole espresse nel saluto del Santo Padre in questa occasione.
“Care amiche e cari amici sportivi,
domani, 21 maggio, avrebbe dovuto svolgersi a Castelporziano il Meeting internazionale di atletica “We Run Together – Simul Currebant”: campioni olimpici avrebbero corso – per la prima volta – con atleti paralimpici, atleti con disabilità mentale, rifugiati, migranti e carcerati, che sarebbero stati anche giudici di gara. Tutti insieme e con pari dignità. Una testimonianza concreta di come dovrebbe essere lo sport: un “ponte” che unisce donne e uomini di religioni e culture diverse, promuovendo inclusione, amicizia, solidarietà, educazione. Un “ponte” di pace.
Domani non si potrà correre con le gambe, ma si potrà correre con il cuore. L’“anima” di questo Meeting “inclusivo” è solidale – correre insieme – e così i tantissimi atleti che hanno aderito – e che, con piacere, avrei incontrato personalmente – metteranno a disposizione alcuni oggetti e esperienze sportive per un’iniziativa di beneficenza. L’intero ricavato sarà devoluto al personale sanitario degli Ospedali “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo e la “Fondazione Poliambulanza” di Brescia, simboli della lotta contro la pandemia che ha colpito tutto il pianeta. È un’iniziativa per aiutare e ringraziare le infermiere, gli infermieri e il personale ospedaliero: stanno tutti vivendo la loro professione come una vocazione, eroicamente, mettendo a rischio la loro stessa vita per salvare gli altri.
Sono contento che questa iniziativa sia promossa da Athletica Vaticana, una realtà che testimonia concretamente, sulle strade e in mezzo alla gente, il volto solidale dello sport. Il primo gesto di Athletica Vaticana è stato quello di accogliere come atleti “onorari” alcuni giovani migranti e una bambina con una grave malattia neurodegenerativa. Oggi sono venuti, qui, a trovarmi.
Con Athletica Vaticana collaborano a questa iniziativa le Fiamme Gialle, il Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza, e il “Cortile dei Gentili”, struttura del Pontificio Consiglio della Cultura che promuove l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti. Hanno tutti dimostrato sempre una particolare sensibilità nei confronti dei bisogni reali delle persone: in particolare per le famiglie assistite dal Dispensario pediatrico Santa Marta, attivo da quasi 100 anni qui in Vaticano. Insieme a loro, a questo progetto di sport “inclusivo” e “per tutti” collabora anche il Comitato Regionale FIDAL Lazio.
Vi incoraggio, care amiche e cari amici sportivi, a vivere sempre più la vostra passione come un’esperienza di unità e di solidarietà. Proprio i veri valori dello sport sono particolarmente importanti per affrontare questo tempo di pandemia e soprattutto, la difficile ripartenza. E con questo spirito vi invito a correre, insieme, la corsa della vita”.
L’asta, attiva da lunedì 8 giugno su charitystars.com, permetterà a tutti gli appassionati di aggiudicarsi numerosi oggetti e suggestive esperienze sportive, grazie alla generosa partecipazione di campioni plurimedagliati – atleti del presente come Tania Cagnotto, Arianna Fontana, Sofia Goggia, Gianmarco Tamberi, Filippo Tortu, Dorothea Wierer, atleti del passato come Kristian Ghedina e Antonio Rossi e molti altri. L’intero ricavato sarà destinato agli infermieri e agli operatori sanitari delle due istituzioni lombarde che, come veri “campioni”, si sono dedicati con instancabile dedizione, coraggio e professionalità ai malati di Covid-19.